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Le abitudini di gioco degli italiani sono cambiate in maniera impressionante. Nell’arco di un decennio e mezzo, le scommesse nel nostro Paese hanno conosciuto una crescita sbalorditiva, guidata in gran parte dall’esplosione del settore online. Se si guarda ai numeri dal 2009 al 2023, si nota un vero e proprio raddoppio delle puntate totali. Una trasformazione così rapida e incisiva solleva interrogativi e invita a una riflessione sulle sue dinamiche, sui fattori che l’hanno alimentata e sulle sue conseguenze.
Negli ultimi 15 anni, il settore del gioco online in Italia ha vissuto una vera e propria rivoluzione. Un’analisi del rapporto CGIA Mestre mette in evidenza un trend di sviluppo che ha accelerato in modo particolare negli ultimi anni. Nel 2020 la spesa per il gioco online è aumentata del 40%, mentre nel 2021 ha segnato un +45%. Questo salto in avanti è stato, come si può facilmente intuire, molto influenzato dalla pandemia e dai lockdown. Con la riapertura completa delle attività terrestri la spinta si è attenuata, ma il trend è rimasto positivo: +4% nel 2022 e +13% nel 2023. Questo dimostra che il gioco a distanza ha messo radici nelle preferenze degli italiani, indipendentemente dalla situazione sanitaria.
I dati del rapporto evidenziano un cambio di passo molto netto. La spesa per il gioco online, che nel 2012 era di 744 milioni di euro, è balzata a 4.391 milioni nel 2023. Il report spiega che, di conseguenza, l’incidenza della spesa online sulla spesa totale è aumentata, superando il 21% nel 2023, dopo aver toccato punte del 24% durante il biennio pandemico. La raccolta dell’online sul totale ha conosciuto una crescita ancora più marcata, salendo dal 7% del 2013 al 56% del 2023, quasi eguagliando il picco del 2020. Questo testimonia che l’online è ormai diventato il canale preferito per molti giocatori.
Il confronto tra i due settori rende ancora più chiaro il cambiamento in atto. Tra il 2009 e il 2023, il gioco a distanza ha visto la sua raccolta passare da 3,7 miliardi a 82,5 miliardi, un aumento di 46,1 miliardi, pari al 127%. Parallelamente, il settore terrestre è passato da 50,3 miliardi a 65,1 miliardi, ma ha segnato una perdita di circa 8,9 miliardi, corrispondente a un calo del 12%. Attualmente, la raccolta del gioco online supera di 17 miliardi quella fisica. Questa crescita ha avuto un effetto positivo anche sulle entrate per lo Stato, che in soli cinque anni, dal 2015 al 2020, ha visto triplicare il gettito proveniente dal gioco online, superando il miliardo di euro nel 2023.
Tuttavia, il report della CGIA Mestre non si concentra solo sui numeri del mercato regolare. Si sofferma anche sulla questione del gioco illegale, un problema sempre presente. Sebbene ADM segnali una diminuzione dei tentativi di accesso ai siti illegali, si spiega questo fenomeno con il crescente uso di canali alternativi, come i social network, per aggirare i controlli. Nonostante queste ombre, il settore legale online in Italia conta 54 concessionari italiani, che impiegano quasi 5.000 persone. I numeri potrebbero cambiare in futuro, con le nuove norme sul gioco a distanza che si preparano a entrare in vigore.





